Dall'esterno, un microfono a elettrete presenta in genere pochi componenti visibili:
- Rete protettiva o copertura antipolvere: È lo strato più esterno, progettato per proteggere i componenti interni del microfono da polvere e detriti.
- Alloggiamento in alluminio: L'involucro metallico esterno che racchiude i componenti interni del microfono, fornendo supporto strutturale e schermatura elettromagnetica.
- PCB (circuito stampato): Visibile alla base o lateralmente, è il punto in cui si trovano i collegamenti elettrici del microfono e alcuni componenti, come il transistor a effetto di campo (FET).

All'interno dell'alloggiamento in alluminio, il microfono è composto da diversi componenti interni critici:
- Diaframma: Situata appena sotto il coperchio della polvere, questa sottile membrana vibra in risposta alle onde sonore. È il componente principale che converte l'energia acustica in segnali elettrici.
- Distanziatore isolante: Posizionato tra il diaframma e la piastra posteriore, questo componente isola elettricamente il diaframma dal resto del microfono, evitando cortocircuiti.
- Telaio non metallico: Questa struttura di supporto interna tiene in posizione il diaframma, la piastra posteriore e gli altri componenti, assicurandone il corretto allineamento e la corretta spaziatura.
- Piastra posteriore e FET (transistor a effetto di campo): La piastra posteriore, insieme al diaframma, costituisce il condensatore fondamentale per il funzionamento del microfono a elettrete. Il FET, spesso collegato alla scheda, amplifica il debole segnale elettrico generato dalle vibrazioni del diaframma.

In sintesi, l'alloggiamento in alluminio racchiude e protegge il diaframma, il distanziatore isolante, il telaio non metallico, la piastra posteriore e il FET, che lavorano insieme per convertire il suono in un segnale elettrico.